La parola “carburi” spesso risuona nel mondo della coltelleria e viene di norma associata agli abrasivi specifici per la lavorazione dei metalli.
Ultimamente però, vuoi la maggiore conoscenza da parte dell’utente, vuoi i social che inondano di informazioni la rete, si inizia a sentir parlare di carburi associati al coltello. Andiamo a vedere insieme di cosa si tratta.
COSA SONO I CARBURI?
Scomodando il meno possibile la chimica proverò a spiegarti cosa sia un carburo e perché se ne sente parlare così spesso.
Essi sono per lo più composti da carbonio e da ossidi di metallo scaldati ad elevate temperature, e si classificano in:
- ionici: risultano trasparenti e reagiscono con l’acqua rilasciando gas, ne è un esempio l’acetilene.
- covalenti: vengono utilizzati nel mondo del refrattario e per lo più sono a base di silicio e boro.
- metallici.
Voglio soffermarmi proprio su questi perché sono quelli che ci interessano veramente.
CARBURI METALLICI
La loro caratteristica è quella di resistere ad elevate temperature, di essere estremamente duri, di avere un aspetto metallico e una buona conduttività. Rispetto agli altri tipi di carburi, non sono reattivi né con acqua né con altri reagenti chimici.
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Questa tabella ti mostra nel dettaglio le loro densità e i punti di fusione, proprio per questo essi vengono spesso usati negli utenti da taglio come ad esempio le punte dei torni o le teste delle frese.
Il carburo che conosciamo meglio, chiamato così ormai solamente in Italia, è il WIDIA (WIe Diamant – come diamante) o carburo di tungsteno. Per la sua elevata durezza esso viene utilizzato sopratutto negli utenti da taglio, e viene creato per mezzo del processo di sinterizzazione per la sua elevata durezza.
La sinterizzazione consiste nel creare letteralmente un acciaio mescolando diverse polveri che verrano riscaldate ad alte temperature e alte pressioni fino a formare il pezzo desiderato.
Bisogna dire che questi carburi, pur risultando più duri e più resistenti alle alte temperature (da 600° a 1000°) rispetto agli acciai rapidi e super rapidi, sono però meno tenaci di questi ultimi.
Negli ultimi anni sono molte le ditte che hanno iniziato ad utilizzare i carburi, sopratutto quello di tungsteno, per la fabbricazione di strumenti da taglio, ad esempio:
- Stanley, con le lame del cutter;

- Klein, con i suoi coltelli da pialla;
- Sandrin, con il suo coltello Platinum Mamba, dal prezzo folle di 150.000 $.

Queste lame, pur promettendo prestazioni paurose, necessitano comunque di strumenti di affilatura diamantati molto costosi, e di una buona tecnica di affilatura.
Grazie per l’attenzione CAD.